Oggi mi son preso la briga di telefonare al call-center di Teletu per risolvere il problema della latency a World of Warcraft.
Ho deciso di chiamare tramite cellulare, e questa è stata una mia colpa, lo ammetto, perché così ho speso quasi 4 euro per non risolvere nulla.
Per chi ancora non lo sapesse, Teletu filtra alcuni protocolli di trasmissioni dati riconducibili a software di peer-to-peer (BitTorrent, eDonkey2000, Kadmila ed altri). Per chi non sapesse neanche questo, come quasi tutti quei software dal peso considerevole, World of Warcraft usa il protocollo BitTorrent per aggiornarsi.
Risultato? Da alcuni mesi tutti gli utenti Teletu si ritrovano a poter giocare solo da mezzanotte alle 6 del mattino perché il gioco viene bloccato su tutte le sue porte di comunicazione (che sono anche molte).
Va detto che nessun software di peer-to-peer usa quelle stesse porte, ergo non è solo un blocco di protocollo, ma si tratta di un blocco della porta, mirato ad impedire agli utenti World of Warcraft e Blizzard in generale di giocare. Perché? Ufficialmente perché con Teletu si predilige quell'uso delle reti informatiche che un modem a 56Kb sa fare meglio della loro connessione ADSL a 7 mega: navigare sui siti internet, usare la posta elettronica e usare il VoIP. Tutte attività che se usate lo smartphone come modem riuscite a fare con una flat da meno di 3 Gb al mese (ma spendendo solo 5 euro netti contro i 20 lordi). Ufficiosamente perché, comprando banda in wholesale per un numero superiore rispetto agli utenti che hanno, Teletu non riesce a fornire il servizio a tutti i suoi clienti e quindi sulla stessa portante inzeppa il maggior numero possibile di linee cercando la saturazione dei nodi per poter risparmiare: va da se che tutto ciò che genera traffico diventa un problema e così i giochi online vengono bloccati.
Basandomi su queste certezze e su una corretta lettura dei tracert e sul fatto che i problemi risultano assenti tra le 24 e le 6 del mattino, seguo un consiglio avuto sul forum di MMORPGITALIA e telefono al call-center.
Una lunga disavventura...
I primi quattro tentativi di chiamare il call-center vanno a vuoto perché il numero 848.99.10.22 è... occupato. Avete letto bene: occupato. Il numero suona libero solo dopo le 21.30 ed è qui che inizia una gimcana tra operatori di call-center (un tempo meglio noti come telefonisti...).
Finalmente mi risponde un nastro con una voce che vorrebbe essere femminile, ma che è ne più e ne meno che la voce demo di uno dei software più noti per le selezioni telefoniche. Faccio la tipica trafila: digito il numero di telefono di casa: inserisco l'opzione 3; poi la 1: infine la 2 e mi sento rispondere che devo aspettare 4 minuti... La stima per mia fortuna è sbagliata e dopo un poco parlo con un'operatrice gentile come una motosega sui denti.
Stefania n.1
Stefania è ferrata d'informatica come lo sono io di fisica nucleare. Comprendendo ciò vado piano e non esagero...
Io: "Ho comprato questo gioco on-line ed ho già fatto l'abbonamento, ma non funziona: ho contattato l'azienda produttrice (ho letto il forum ufficiale) e mi hanno fatto fare dei test (i tracert: ho letto il tutorial sul sito della Blizzard ed ho ottenuto tutti i tracert che volevo). L'azienda dice che siete voi a filtrare il gioco".
Lei: "Capisco (come no...). Teletu usa dei filtri per il pirtupir (raro animale del Madagascar), ma se questo è un gioco... (sospensione...)".
Io: "Sì è un gioco e costa: se voi lo bloccate, visto che non è un software (tecnicismo) di peer-to-peer (correttamente pronunciato a sfregio verso l'operatrice), sbloccatemelo (il gioco non il Pino chiuso nella zip dei pantaloni...)".
Lei: "Non si può...".
Io: "Come non si può? Che vuol dire? Come devo fare io ora che 'sta cosa l'ho pagata? Se voi scrivevate sul vostro sito che bloccavate 'sto gioco, io i soldi non li buttavo..."
Lei: "Guardi signora (ho una voce cavernosa come Lemmy Kilmister con la raucedine mentre si massaggi le tonsille col Black & Deckar), capisco il suo disagio (qui si sgama la laureanda in lettere fuori corso...), ma non posso farci nulla... non ha alternativa..."
Io: "Cioè cambiare operatore?"
Lei: "Sì... se vuole... (pronta a perdere la gara tra telefonisti su quanti clienti hanno fatto perdere entro la serata all'azienda...)"
Io: "Mi faccia capire: ho butto i soldi per il gioco o cambio operatore ADSL. E' questo che mi sta dicendo?"
Fine conversazione... Stefania all'altro capo del telefono non risponde: una fine strategia della telefonista per ottenere un punto in meno nella chart del peggior operatore di call-center della giornata.
Mi dico che mi può bastare... poi penso... "Signora"... ed al motto di "'Signora' lo dici a tua nonna in carriola!" richiamo i deficienti. Ed è qui che il destino decide di accanirsi contro di me.
Non c'è uno senza due...
Chiamo di nuovo l'848.99.10.22; inserisco il numero di telefono di casa; scelgo l'opzione 3; poi 1; infine 2 ed attendo. Tempo stimato: 4 minuti... (questi c'hanno un loro abbonamento speciale coi 4 minuti). Dopo un po' mi passano un nuovo telefonista... pardon "operatore telefonico di call-center".
Otto Unouno Seizero
Costui non ha un nome, ma un numero, 81160. Dall'accento è o campano o ciociaro (che è quasi la stessa cosa), semi-quasi gentile come le ghette di Zio Paperone, mi chiede cosa può fare per me. Anziché chiedergli un Martini con ghiaccio, vado al sodo:
Io: "Senta ho un videogioco online che viene bloccato dal filtro peer-to-peer. Il gioco è World of Warcraft: cosa si può fare per risolvere il problema? Il gioco è a pagamento..."
Lui: "Guardi... davvero... non so cosa dirle... ho capito dov'è il problema, ma io non posso risolverlo... la passo all'Ufficio Contratti"
Ufficio Contratti??? Ma che c... centra? Ringraziando il Padreterno che costoro non gestiscono un ospedale ("Dottore ho un dolore al petto..." - "Aspetti, non muoia... non so che fare... passi dall'Economato....") attendo il nuovo operatore di call-center.
Stefania n.2
Questa volta becco una Stefania diversa...
Lei: "Come posso esserle utile?"
Io: "Non riesco a giocare a World of Warcraft: l'azienda produttrice dice che viene bloccato da un filtro che avete messo voi..."
Lei: "Guardi, aspetti... (non muoia?) cos'è? Un gioco? (...chiese il Night Elf Shadow Priest...) No perché se è un gioco che viene bloccato dai filtri peer-to-peer non so che cosa si possa fare..."
Io (ormai imbastardito): "Perché... se era un software diverso da un gioco potevate fare qualcosa?"
Lei (sgamata in pieno): "...aspetti in linea"
Muto
Lei: "Scusi l'attesa... può dirmi di cosa ha bisogno esattamente?"
Io: "Ho bisogno che mi sbloccate la possibilità di giocare a World of Warcraft perché i vostri filtri lo bloccano"
Lei: "...aspetti un attimo".
A tradimento vengo dirottato ad un altro operatore (altra strategia per evitare i punti nella chart aziendale...).
Dueuno Quattro Unosei
Dopo aver ricevuto l'immancabile messaggio che mi confermava che l'attesa stimata era ovviamente di 4 minuti, e dopo averne aspettati più di 5 (dimostrazione che il nastro dice un numero a caso), mi viene passato un altro telefonista con un numero al posto del nome.
Costui, che probabilmente prima lavorava in un altro call-center, si presenta come "Antonio".
"Antonio" è composto e distaccato e mi chiede come può essermi utile.
Anziché chiedere di andare a farsi friggere per soddisfare il mio uzzolo omicida, decido di tagliare corto e ci vado non solo brutalotto, ma pure con evidente accento delle mie parti (Roma Aurelio).
Io: "Me serve che me sbloccate World of Warcraft... lei è er terzo che me passano oggi"
Lui (con perfetta dizione italiana neutra senza inflessioni dialettali): "Si spieghi meglio..."
Io: "Ho comprato World of Warcraft, ma non si riesce a giocare: ho contattato la Blizzard e mi hanno fatto fare dei controlli da cui salta fuori che i vostri filtri peer-to-peer bloccano la connessione coi loro server di gioco. Voglio che sblocchiate la cosa".
Lui: "Mi dispiace signora (aridanghete... c'ho la voce de Aldo Fabbrizi e me scambia pe' a Sora Lella...), ma non possiamo farlo. Lei ha controllato se il gioco funziona tra la mezzanotte e le sei del mattino..."
Io: "Sì, è lì er problema! In notturna funziona, ma posso fa er vampiro pe' gioca'?"
Lui: "Mi dispiace, ma proprio non possiamo farci nulla, davvero..."
Io: "Me faccia capì: qual'è la soluzione? Ce ne avrete una? Che devo fa pe' gioca'? Devo gioca' solo de notte? Devo cambia' azienda?"
Lui: "...che vuole che le dica... (trauma da punto perso nella chart aziendale...) lei lo sa che soluzione si può prendere..."
Io: "Devo cambiare operatore? Mi dica sì o no, avanti, che aspetta?" (domanda crudele).
Lui: "Se ritiene che deve cambiare operatore... questa è una soluzione... sempre che un altro operatore non abbia i filtri anche lui..."
Io: "Ce l'avete solo voi qua in zona mia. Se sveji! L'artro operatore è Telecom e quello i filtri nun ce li ha. Ma lei se rende conto che siccome non avete scritto sur vostro sito che a comprà sto gioco buttavo i soldi m'avete fatto un danno? Ma i sordi io non li trovo mica sotto ar mattone. Mo io sta cosa che m'avete fatto la scrivo subito sul più grosso forum de videogiocatori de Italia e poi so cazzi vostri: se qualcuno dopo vo passa a voi ce ripensa. A me che me frega? A me quanno quello che me fornisce la carta sgrava je do un carcio e vado da 'n artro e co' voi fo lo stesso... che m'emporta? Mica ce campo co' voi... siete voi che ce campate co' st'azienda... se ve chiude so cazzi vostri, mica mii."
Lui (ansimante): "Mi scusi non posso fare altro..."
Io: "Nun poi fa niente e allora ciao. Che te devo di'?"
Lui: "Mi scusi e le auguro una buona serata" (praticamente in lacrime e con un travaso di bile).
Conclusioni
Me la devo pija la dove non batte er sole.
E' l'amara realtà di chi vive nella più pulciara delle nazioni europee (Portogallo e Grecia sono scusate): Teletu non avvisa quali sono i programmi ed i protocolli che filtra, in totale assenza di trasparenza. Pubblica sul suo sito e nel suo contratto una micragnosa frase che può voler dire tutto e niente e che mira sostanzialmente a far credere ai possibili clienti che con loro tutto si può fare.
Ci sarebbe da richiamare spacciandosi per uno che vuole fare un nuovo contratto e chiedere se il gioco funziona sulle loro linee: sarebbe divertentissimo sentire il commerciale garantire, giurare e spergiurare che il problema non esiste.
Chi ha letto Saviano ed ha visto il film "Generazione 1000 Euro" ha già capito: per quelli come me della classe '77, quelle erano solo conferme mass-mediali di cose che avevamo capito già nel 2000 sulla nostra pelle.
Questa è una nazione di mafiosi perché tutti ragionano e si comportato da mafiosi, ladri e truffatori, in ogni angolo e per ogni ragione, nonché ordine e grado.
Vorrei avere la mazza di Ruhspho o l'ascia di Milktoast e convincerli a comportarsi meglio. Mi consola pensare che alla lunga tutto si paga perché tutto ha un prezzo a questo mondo... anche l'avidità.
Per approfondire l'argomento: TeleTù sulla famosa nonciclopedia on-line.