In teoria starei tentando di scaricare l'ultima patch (4.0.1) per Windows sul portatile, ma sto seriamente pensando di andare a fare questo aggiornamento per strada usufruendo dell'ADSL Wi Fi pubblica della mia città.
Il problema è e rimane sempre il mio cenciosissimo provider, TeleTu, ex-Tele2.
La qualità non cambia: sempre pessima.
I 5,29 Gb sono arrivati dopo 4 giorni ad
appena il 46% ed il motivo è presto detto: nel corso dell'intera giornata il downloader della
Blizzard, che vi ricordo è basato sul protocollo di trasmissioni dati
BitTorrent, viaggia a
non più di 50Kb/s pur individuando qualcosa come una quindicina di
peers.
Alla TeleTu sono degli ignoranti e dei paraventi da due soldi. Tutti sanno che i videogiochi on-line (ma anche alcuni sistemi operativi ed alcuni software di produzione come quelli prodotti da Adobe) usano il protocollo di BitTorrent per distribuire le patch di aggiornamento. Il motivo è ovvio ed èdato dal fatto che le dimensioni di tali aggiornamenti sono talmente voluminose che scaricarle direttamente richiederebbe tantissimo tempo.
TeleTu, però, ha un problema: da bravi imprenditori italiani, vivono nella convinzione che i soldi si fanno non spendendoli, quindi distribuiscono alla clientela contratti da 7 Mega, ma in realtà si procurano meno banda di quanto ne vendano.
La baggianata che dicono ("limitiamo il peer-to-peer perché questo impedisce a chi vuole navigare normalmente di farlo") è falsa a meno che l'uso di tali protocolli non occupi più dei 7 Mb/s di download indicati nel contratto: peccato che questo sia impossibile, salvo nel caso che sulla stessa portante non siano collegati più utenti. Questo significa però che non ci sono a disposizione 7 Mb/s di download per ogni cliente, ma molti di meno.
La pratica di TeleTu di ridurre la velocità a 2 Mb/s, quando si accorge dell'uso di protocolli di peer-to-peer è la dimostrazione che mediamente sulla stessa portante sono stati caricati 3 o 4 clienti e che quindi l'azienda con l'acquisto che ha fatto per un cliente, ha venduto un numero quattro volte superiore di contratti, senza segnalarlo ai suoi stessi utenti.
Siete liberi di definire questa cosa come meglio ritenete...
Magari si potrebbe far notare che se un negoziante venisse scoperto dalle Forze dell'Ordine a vendere a più persone lo stesso prodotto, subirebbe un arresto, ma questo non è il caso.
A questo si aggiungono:
1) il clima umido e piovoso che interagisce con i cavi telefonici installati nel lontano 1970;
2) le patch di Windows 7 che riavviano il computer in notturna (momento in cui i filtri di TeleTu non dovrebbero funzionare...);
3) l'italica ubicazione dell'utente Blizzard che, in teoria, dovrebbe essere pago di non aver avuto i natali in qualche paese del terzo mondo (sebbene in tanti ci siamo chiesti se vivere in Polinesia non sia meglio che vivere in Italia...).
L'unica alternativa è accedere alla
lista per disperati pubblicata su Wowiki e scaricare tramite HTTP la patch partendo dal seguente indirizzo web:
http://www.wowwiki.com/Patch_mirrors.
Vi ricordo che cambiare provider sarebbe possibile, ma che comporta dover avere a che fare con i burocrati italiani, notoriamente i più deficienti dell'intero pianeta. Talmente stupidi che Internet è piena di casi di contratti doppi, pratiche perdute e comportamenti da parte di enti pubblici ed aziende private al limite della persecuzione personale e, avvolte, dello strozzinaggio (ma legalmente omologato).
Sappiate che i burocrati del Bel Paese non sanno neanche perché esistono a questo mondo, ma fanno generalmente finta di saperlo benissimo. Il loro scopo nella vita (se proprio vogliamo insultarla così...) è quello di creare problemi anche lì dove non ce ne sono per soddisfare il proprio ego e dimostrare a se stessi che non sono dei falliti sociali, ma individui di peso (infatti generalmente pesano sui genitali altrui e sulle casse dello Stato).
Ergo se volete impelagarvi in una disdetta contrattuale, ricordatevi che:
1) dovete assicurarvi di essere clienti da più di un anno;
2) di non avere regali a pagamento (ad esempio modem e router che sul depliant sono indicati come gratis, ma che la nota in corpo 5 nel contratto indica chiaramente, in turco-cipriota, come acquistati con micro-rate da 2 euro al mese per i successivi 2 anni);
3) assicurarvi che il regalo non nasconda un comodato d'uso (spesso il depliant parla di modem in regalo, ma l'altra nota in corpo 5 nel contratto spiega ampiamente, in sanscrito pali, che è un regalo per modo di dire, cioè trattasi di comodato a costo zero, il che vuol dire che non vi ha regalato un fico secco nessuno: lo scatolotto non è vostro).
4) assicurarvi che dopo che vi siete assicurati di tutto il resto, l'operatore di call-center abbia capito la parola D-I-S-D-E-T-T-A (scanditela: spesso fanno gli gnorri.... anzi, se serve fategli lo spelling, ma molto lentamente ed usando i nomi di città italiane. Ricordatevi che l'operatore può dirvi che non è competente in materia e che dovete vedere sul sito web dell'azienda come dovete fare. Non credetegli e richiamate il call-center, fino a quando non beccate il calabrese che se ne frega se l'azienda chiude battenti, per quello che gli danno, tanto vale rovistare nei cassonetti di Reggio...);
5) attendete di non riuscire più a navigare: finché navigate siete connessi col vostro solito provider e quindi non vi hanno disdetto un fico secco di nulla;
6) se dopo 90 giorni (3 mesi, avete letto proprio bene) ancora disponete di ADSL, richiamate il call-center ed assicuratevi che il nuovo operatore sappia premere il pulsante di invio sulla tastiera di un PC;
7) quando finalmente non navigate più, prendetevi una vacanza catartica;
8) tornati dalla Polinesia, cercate di scordarvi i sorrisi di quei maledetti pescatori e decidete quale nuovo provider contattare;
9) se la vostra disdetta al punto 4 comprendeva anche i servizi di telefonia, ricordatevi che il vostro telefono DEVE essere muto, morto e sepolto;
10) pregate
Santa Pupa di aver azzeccato un provider meno deficiente del precedente e preparatevi a firmare un nuovo contratto ed attendere
almeno 30 giorni (
con infinite scuse del call-center che provvederà a farvi avere euro 10 di rimborso per il ritardo nell'attivazione dei servizi) per avere di nuovo una linea telefonica funzionante.
Come dite? Vacanza compresa se ne vanno via 6 mesi appresso a 'sti cretini?
Se rimanete in Polinesia ne impiegate solo 3.